Digit4
2011-05-30 15:58:20 UTC
La fede pare essere disturbata dal dubbio più di quanto non lo sia
dall'ateismo che, in sè e per sè, è un'altra fede, pur se senza Dio.
Il dubbio, infatti, è una lima: la lima della verità. Esso, sospettando di
ogni cosa, sprona l'essere umano ad una continua e meticolosa verifica delle
proprie convinzioni, fino al raggiungimento di certezze incontrovertibili:
scarne, essenziali, matematiche.
Tutta la grande fatica messa in questa opera personale è segnata da un tempo
non più ciclico, viene eliminata ogni azione ripetitiva e consolatoria
perché ogni sforzo è fatto per addentrarsi, con coraggio, in territori
inesplorati della natura per riscoprire la vera natura dell'umanità,
dimostrata anche in millenni di storia e preistoria: l'esplorazione della
conoscenza.
I risultati di questa ricerca saranno praticamente provati e portati a
materiale ed incontestabile evidenza fisica: non potranno esservi, se non
irragionevolmente, contestazioni su di essi.
Quando perciò si ode un clericale dire che è impossibile che, lungo la linea
di confine tra credenti ed atei, vi sia un solo dubitativo, verrebbe voglia
di prendere questo uomo di chiesa e portarlo ad un centro di controllo per
lanci spaziali per mostrargli quali meraviglie, in secoli di fatiche
scientifiche, la mente umana abbia creato a getto continuo, spronata dal
dubbio e dal conseguente desiderio di superarlo in maniera non irrazionale.
L'uomo di fede e l'ateo, si sono fermati: il dubitativo va avanti...
dall'ateismo che, in sè e per sè, è un'altra fede, pur se senza Dio.
Il dubbio, infatti, è una lima: la lima della verità. Esso, sospettando di
ogni cosa, sprona l'essere umano ad una continua e meticolosa verifica delle
proprie convinzioni, fino al raggiungimento di certezze incontrovertibili:
scarne, essenziali, matematiche.
Tutta la grande fatica messa in questa opera personale è segnata da un tempo
non più ciclico, viene eliminata ogni azione ripetitiva e consolatoria
perché ogni sforzo è fatto per addentrarsi, con coraggio, in territori
inesplorati della natura per riscoprire la vera natura dell'umanità,
dimostrata anche in millenni di storia e preistoria: l'esplorazione della
conoscenza.
I risultati di questa ricerca saranno praticamente provati e portati a
materiale ed incontestabile evidenza fisica: non potranno esservi, se non
irragionevolmente, contestazioni su di essi.
Quando perciò si ode un clericale dire che è impossibile che, lungo la linea
di confine tra credenti ed atei, vi sia un solo dubitativo, verrebbe voglia
di prendere questo uomo di chiesa e portarlo ad un centro di controllo per
lanci spaziali per mostrargli quali meraviglie, in secoli di fatiche
scientifiche, la mente umana abbia creato a getto continuo, spronata dal
dubbio e dal conseguente desiderio di superarlo in maniera non irrazionale.
L'uomo di fede e l'ateo, si sono fermati: il dubitativo va avanti...