Discussione:
Non cedete a satana! Rifuggite dalla lussuria, abbracciate la castità!
(troppo vecchio per rispondere)
padre Piotta da Pietracoatta
2011-01-21 20:32:16 UTC
Permalink
Nel contesto nel quale viviamo, soprattutto quello delle grandi città,
dilaga il peccato impuro e l'indecenza. Perciò poniamo particolare
attenzione, e adoperiamoci con la preghiera costante e la pratica del
Santo Rosario in tutto ciò che riguarda la castità e la vittoria sulle
tentazioni della lussuria.
La lussuria, che è l'abito del diavolo, infatti, assomma in sé tutti
quei tremendi e ignobili peccati della carne che ruotano intorno al
sesto e al nono precetto del decalogo: fornicazione, adulterio, unioni
contro natura (omosessualità, bestialità etc.), pornografia,
prostituzione, atti di lussuria non consumata, come ad esempio baci
dati per il gusto del piacere venereo, stimolazioni manuali degli
organi genitali che sfocciano nella masturbazione reciproca.
Solo con l'aiuto della preghiera e della penitenza -(la "Penis
Continentia", magistralmente descritta dalle dotte parole di
Sant'Agostino D'Ippona nel corso del Concilio che si tenne il 25 maggio
del 419: "De virtute animae, quae penis continentia nominatur, satis
convenienter et digne disputare difficile est...") - l’uomo casto, il
continente veramente e pienamente dotato di purezza nel cuore e nel
corpo, ossia l'uomo morigerato, che vive, anche nella vita coniugale,
nella deliberata rinuncia dei sensi e del piacere venereo, virtù che è
indissolubilmente legata alla carità, consegue il premio eterno
dell'aureola della santità.
Pier
2011-01-22 07:34:23 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Nel contesto nel quale viviamo, soprattutto quello delle grandi città,
dilaga il peccato impuro e l'indecenza. Perciò
predica agli uccelli
Score John
2011-01-23 12:43:14 UTC
Permalink
Post by Pier
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Nel contesto nel quale viviamo, soprattutto quello delle grandi città,
dilaga il peccato impuro e l'indecenza. Perciò
predica agli uccelli
...Agli uccelli e alle passere, in particolare.
Cosoduro
2011-01-24 17:42:10 UTC
Permalink
Post by Score John
alle passere, in particolare.
Appunto. Chi non farebbe un fotto di castità per abbracciare una Casta
come questa? (Astenersi chierichetti non ancora cresimati, please!)

Loading Image...
ivanatwork
2011-01-22 09:39:18 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Nel contesto nel quale viviamo, soprattutto quello delle grandi città,
dilaga il peccato impuro e l'indecenza. Perciò poniamo particolare
attenzione, e adoperiamoci con la preghiera costante e la pratica del
Santo Rosario in tutto ciò che riguarda la castità e la vittoria sulle
tentazioni della lussuria.
La lussuria, che è l'abito del diavolo, infatti, assomma in sé tutti
quei tremendi e ignobili peccati della carne che ruotano intorno al
sesto e al nono precetto del decalogo: fornicazione, adulterio, unioni
contro natura (omosessualità, bestialità etc.), pornografia,
prostituzione, atti di lussuria non consumata, come ad esempio baci dati
per il gusto del piacere venereo, stimolazioni manuali degli organi
genitali che sfocciano nella masturbazione reciproca.
E non dimentichiamoci di papi del passato ... per par condicio.
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Solo con l'aiuto della preghiera e della penitenza l’uomo casto, il
continente veramente e pienamente dotato di purezza nel cuore e nel
corpo, ossia l'uomo morigerato, che vive, anche nella vita coniugale,
nella deliberata rinuncia dei sensi e del piacere venereo, virtù che è
indissolubilmente legata alla carità, consegue il premio eterno
dell'aureola della santità.
Quando imparerete a distinguere sesso da peccato? Quando ne farete,
almeno un po' ...






Ivan.
)><(((°> _^Julìo' X'M^_
2011-01-22 19:43:12 UTC
Permalink
Quando imparerete a distinguere sesso da peccato? Quando ne farete, almeno
un po' ...
Ivan.
Qui mi sei piaciuto ! ;-)

gxm
Antonio
2011-01-23 18:13:40 UTC
Permalink
"padre Piotta da Pietracoatta" <***@materecclesia.it> ha scritto ...

[cut]
Post by padre Piotta da Pietracoatta
nella deliberata rinuncia dei sensi e del piacere venereo, virtù che è
indissolubilmente legata alla carità,
scusa, ma francamente non vedo il legame fra castita' e carita'. Prova a
spiegarlo meglio.
Ciao,
Antonio
Pier
2011-01-24 07:12:16 UTC
Permalink
Post by Antonio
Post by padre Piotta da Pietracoatta
nella deliberata rinuncia dei sensi e del piacere venereo, virtù che è
indissolubilmente legata alla carità,
scusa, ma francamente non vedo il legame fra castita' e carita'. Prova a
spiegarlo meglio.
Credo che carità NON sia la caritas = amore agli altri fino al
personale sacrificio, equivalente a generosa donazione di sè
Antonio
2011-01-24 18:11:00 UTC
Permalink
Post by Pier
Credo che carità NON sia la caritas = amore agli altri fino al
personale sacrificio, equivalente a generosa donazione di sè
E perche' no ? La Carita' (Charitas in latino) come virtu' teologale e'
amore di Dio e del prossimo fino alla perfezione, cioe' alla donazione della
vita. (A meno che non la intenda come elemosina..). Forse non ho capito,
spiegati meglio.
Ciao,
Antonio
padre Piotta da Pietracoatta
2011-01-24 16:55:42 UTC
Permalink
Post by Antonio
scusa, ma francamente non vedo il legame fra castita' e carita'. Prova a
spiegarlo meglio.
La Carità nel Cattolicesimo è una delle tre virtù teologali, quella per
cui amiamo Dio sopra ogni cosa. La Carità, perciò, non ha come soggetto
l'uomo, ma Dio.
Il questa visione questa Virtù, espressione spirituale di quell'amore,
supera e si sovrappone alle istintuali istanze materiali, che,
sollecitando la soddisfazione dei sensi, tengono l'uomo prigioniero del
corpo (che esiste per un tempo) distraendoci dalla cura dello spirito
(che permane in eterno).
Il recente magistero ha continuato a nutrire grande interesse per
questo argomento, insegnandoci come Dio benefici l'uomo del suo amore
chiedendogli di percorrere, con la fede e la speranza, le strade
dell'astinenza e della castità, che costituiscono il centro focale
della vita dello spirito e l'indeffettibile presupposto delle
molteplici potenzialità che investono e dirigono tutta l'attività umana
verso la purezza e la santità.
Oltre al conforme insegnamento di S.S. Paolo VI, si potrebbero
ricordare altresì la Lettera Enciclica Sacra Virginitas di Pio XII (25
marzo 1954) e i Decreti del Concilio Vaticano II Optatam totius (28
ottobre 1965).
A questi documenti si potrebbero aggiungere le indicazioni contenute
nel Codice di Diritto Canonico e nel Catechismo della Chiesa Cattolica,
le varie istruzioni pubblicate dai Dicasteri della Curia Romana, nonché
le differenti omelie e i vari discorsi a tale riguardo del Romano
Pontefice Papa Benedetto XVI.
L'attuale Pontefice è anche ritornato sulla questione con un certo
numero di interventi e di colloqui spontanei. Non ultimo quello del 6
agosto 2008, in cui ha chiaramente affermato che la castità è
un'espressione fondamentale della carità.
Antonio
2011-01-24 18:03:10 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
La Carità nel Cattolicesimo è una delle tre virtù teologali, quella per
cui amiamo Dio sopra ogni cosa. La Carità, perciò, non ha come soggetto
l'uomo, ma Dio.
Il questa visione questa Virtù, espressione spirituale di quell'amore,
supera e si sovrappone alle istintuali istanze materiali, che,
sollecitando la soddisfazione dei sensi, tengono l'uomo prigioniero del
corpo (che esiste per un tempo) distraendoci dalla cura dello spirito (che
permane in eterno).
Il recente magistero ha continuato a nutrire grande interesse per questo
argomento, insegnandoci come Dio benefici l'uomo del suo amore
chiedendogli di percorrere, con la fede e la speranza, le strade
dell'astinenza e della castità, ..........................
Sono d'accordo per quanto riguarda la castita' ma non per quanto riguarda
l'astinenza.
Una copia di coniugi che si amano e hanno una sana vita sessuale, possono
essere perfettamente casti pur non essendo continenti. Anzi, se non lo sono,
e procreano figli, sono da ammirare e imitare. La Chiesa non hai mai
richiesto l'astinenza per tutti, ma solo per coloro (preti, monaci, suore,
oltre alle nubili e ai celibi) che hanno fatto la libera scelta di
rinunciare al matrimonio per dedicarsi al servizio di Dio e del prossimo. Ma
sono l'eccezione che conferma la regola. Se i nostri progenitori avessero
praticato l'astinenza, noi non saremmo qui a parlarne.
Ciao,
Antonio
Pier
2011-01-24 19:22:01 UTC
Permalink
Post by Antonio
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Il recente magistero ha continuato a nutrire grande interesse per questo
argomento, insegnandoci come Dio benefici l'uomo del suo amore
chiedendogli di percorrere, con la fede e la speranza, le strade
dell'astinenza e della castità, ..........................
Sono d'accordo per quanto riguarda la castita' ma non per quanto riguarda
l'astinenza.
Ovvio !!!
Ma la questione sarebbe da far risalire ai secoli passati quando era
obbligatorio patire per qualsiasi motivo, mandare i figli nelle guerre
dei potenti (che in genere non erano mai condannati dalla Chiesa),
vivere di lavoro e stenti , sentirsi sempre in colpa per tutto.
Non diciamo nemmeno quanto per il sesso sempre usato per un
più facile dominio sulle masse, sia dai potenti che dal clero.
Pier
2011-01-24 19:22:58 UTC
Permalink
Post by Pier
Post by Antonio
Sono d'accordo per quanto riguarda la castita' ma non per quanto riguarda
l'astinenza.
Ovvio !!!
Non diciamo nemmeno quanto per il sesso sempre usato per un
più facile dominio sulle masse, sia dai potenti che dal clero.
E non la pensava così Cristo
Antonio
2011-01-25 15:13:04 UTC
Permalink
Post by Pier
E non la pensava così Cristo
Infatti nella Bibbia la sessualita' non e' affatto condannata, basta leggere
il Cantico dei Cantici
Erasmo
2011-01-25 18:40:48 UTC
Permalink
Post by Antonio
Infatti nella Bibbia la sessualita' non e' affatto condannata, basta leggere
il Cantico dei Cantici
Citare il Vecchio Testamento a sostegno delle parole di Gesù Cristo è
quanto meno fuorviante, in quanto non sempre i relativi principi e
precetti coincidono.
Pensa alla lapidazione, al ripudio, alla circoncisione, al divieto di
mangiare certe carni, allo stesso concetto di Dio, tremendo e
vendicativo ne V.T., paterno e misericordioso nel N.T.
Pier
2011-01-25 19:35:16 UTC
Permalink
Post by Erasmo
Post by Antonio
Infatti nella Bibbia la sessualita' non e' affatto condannata, basta
leggere il Cantico dei Cantici
Citare il Vecchio Testamento a sostegno delle parole di Gesù Cristo è
quanto meno fuorviante, in quanto non sempre i relativi principi e
precetti coincidono.
Pensa alla lapidazione, al ripudio, alla circoncisione, al divieto di
mangiare certe carni, allo stesso concetto di Dio, tremendo e vendicativo
ne V.T., paterno e misericordioso nel N.T.
infatti estrapolare i concetti dalla scrittura di altra cultura, di lingua
èpvera e di civiltà differente ...espone a grossi rischi
come ben ha spiegato mons. Ravasi, coltissimo, ancora nell 83
Antonio
2011-01-26 19:37:17 UTC
Permalink
Post by Pier
infatti estrapolare i concetti dalla scrittura di altra cultura, di lingua
èpvera e di civiltà differente ...espone a grossi rischi
come ben ha spiegato mons. Ravasi, coltissimo, ancora nell 83
Certamente. Non e' facile leggere in profondita' la Bibbia, Gianfranco
Ravasi (oggi cardinale) e' uno dei maggiori biblisti italiani, e certamente
ti direbbe che uno dei rischi di cui parli e' quello di fraintendere il
messaggio dell'A.T., nato in un popolo di cultura diversissima dalla nostra
e scritto in gran parte in Ebraico antico. Seguivi, a cavallo tra gli anni
80 e 90 i suoi commenti alle Scritture, in quella trasmissione che
trasmetteva Canale 5 la domenica mattina e che si chiamava "Le frontiere
dello spirito"?
Pier
2011-01-27 03:25:24 UTC
Permalink
Post by Antonio
80 e 90 i suoi commenti alle Scritture, in quella trasmissione che
trasmetteva Canale 5 la domenica mattina e che si chiamava "Le frontiere
dello spirito"?
No
Molto più elevate quelle dal s Fedele di Milano
Corsi di una finezza impensabile, anche dal punto di vista
estetico, discorsivo, come dei merletti , con riferimenti e citazioni
dirette (anche dalla musica, pittura, poeti, filosofi, statisti, ecc ) o in
filigrana
prese dalle fonti più incredibili..... L'ambiente dove si muoveva a suo
agio...
Antonio
2011-01-26 19:25:30 UTC
Permalink
Post by Erasmo
Citare il Vecchio Testamento a sostegno delle parole di Gesù Cristo è
quanto meno fuorviante, in quanto non sempre i relativi principi e
precetti coincidono.
Ma nemmeno per sogno! Contrapporre il N.T. all'A:T. e' un gravissimo errore.
L'Autore e' il medesimo! Gesu' ha detto nei Vangeli: " Non cadra' neppure un
iod della Legge che non sara' compiuto". I due comandamenti, che poi sono
uno solo, amare Dio come ogni cosa e il prossimo come se stessi, sono gia'
nell'A.T. e compendiano, lo dice il Vangelo, la Legge e i Profeti.
Post by Erasmo
Pensa alla lapidazione, al ripudio, alla circoncisione, al divieto di
mangiare certe carni, allo stesso concetto di Dio, tremendo e vendicativo
ne V.T., paterno e misericordioso nel N.T.
Fai l'errore degli Gnostici, i quali sdoppiavano la figura di Dio creatore
in un demiurgo crudele e vendicativo a cui contrapponevano il Padre di cui
parla Gesu'. Non e' questo che insegna la Chiesa.
C'e' continuita' fra il N.T. e l'A.T. Gesu' voleva ricondurre la dottrina
degli antichi Israeliti alla purezza originaria.

Ciao,
Antonio
Erasmo
2011-01-26 21:52:48 UTC
Permalink
Fai l'errore degli Gnostici, i quali sdoppiavano la figura di Dio creatore in
un demiurgo crudele e vendicativo a cui contrapponevano il Padre di cui parla
Gesu'. Non e' questo che insegna la Chiesa.
Non sono io che sdoppio la figura di Dio. Sono il Vecchio e il Nuovo
Testamento che ne danno una evidentissima rappresentazione
assolutamente differente, con buona pace di ciò che insegna la Chiesa.
C'e' continuita' fra il N.T. e l'A.T. Gesu' voleva ricondurre la dottrina
degli antichi Israeliti alla purezza originaria.
E quale sarebbe questa purezza originale? Quella della Genesi, del
Deuteronomio, quale?
padre Piotta da Pietracoatta
2011-01-24 22:00:21 UTC
Permalink
Post by Antonio
Sono d'accordo per quanto riguarda la castita' ma non per quanto riguarda
l'astinenza.
Una copia di coniugi che si amano e hanno una sana vita sessuale, possono
essere perfettamente casti pur non essendo continenti. Anzi, se non lo sono,
e procreano figli, sono da ammirare e imitare.
Si tratta di intendersu su cosa debba intendersi per sana vita
sessuale.
Gli sposi che procreano figli, non sono certamente da biasimare perché
seguono il precetto divino del "crescete e moltiplicatevi".
Le cose cambiano quando, col facile pretesto dell'amore reciproco, gli
sposi si abbandonano ad attività governate dalla finalità esclusiva del
conseguimento del piacere reciproco, senza finalità procreative,
sovente realizzate con modalità palesemente lascive, sconce e
peccaminose, assolutamente contrarie al reciproco rispetto che deve
sempre animare i rapporti tra gli sposi.
Questo è appunto il motivo per cui l'uso degli anticoncezionali e delle
pratiche orali e masturbative sono da considerarsi contrari alla morale
cattolica.
Antonio
2011-01-25 15:22:59 UTC
Permalink
Si tratta di intendersu su cosa debba intendersi per sana vita sessuale.
Gli sposi che procreano figli, non sono certamente da biasimare perché
seguono il precetto divino del "crescete e moltiplicatevi".
Le cose cambiano quando, col facile pretesto dell'amore reciproco, gli
sposi si abbandonano ad attività governate dalla finalità esclusiva del
conseguimento del piacere reciproco, senza finalità procreative,
Va bene, ma la concezione della sessualita' come *cosa turpe* a cui non si
puo' rinunciare per il solo fine della procreazione, e' una deformazione che
e' contraria alle Scritture, che invece, fatto salvo quanto tu dici, la
considerano lecita e profondamente umana.
Erasmo
2011-01-25 18:43:32 UTC
Permalink
Post by Antonio
Va bene, ma la concezione della sessualita' come *cosa turpe* a cui non si
puo' rinunciare per il solo fine della procreazione, e' una deformazione che
e' contraria alle Scritture...
Uhm... Ma allora come la mettiamo con Onan, biasimato per aver dispeso
il suo seme per terra (coitus interruptus)?
Pier
2011-01-25 19:35:17 UTC
Permalink
Post by Antonio
Va bene, ma la concezione della sessualita' come *cosa turpe* a cui non si
puo' rinunciare per il solo fine della procreazione, e' una deformazione
che e' contraria alle Scritture, che invece, fatto salvo quanto tu dici,
la considerano lecita e profondamente umana.
nonostante la donna venisse considerata un sesso spregevole
padre Piotta da Pietracoatta
2011-01-25 22:43:11 UTC
Permalink
Post by Pier
nonostante la donna venisse considerata un sesso spregevole
Tale concetto viene ribadito e ripreso da San Tommaso d'Aquino che
sottolinea come la donna fu l'ultimo essere creato da Dio e non fu
creata dal nulla, come tutte le altre creature, ma fu creata da una
costola di Adamo.
Scrive infatti il sommo teologo cattolico che «la donna non doveva
essere creata nella prima creazione delle cose, in quanto, come afferma
Aristotele, la femmina è un maschio mancato e dunque «non doveva essere
prodotta».
Egli si chiede allora perché Dio l'abbia creata, visto che essa, in
quanto ispiratrice di ogni lascivia e concupiscenza, e quindi strumento
prediletto dal demonio per tentare l'uomo, sarebbe stata la causa del
peccato originale.
San Tommaso argomenta allora che la donna è stata creata esclusivamente
per la procreazione. Essa è un male necessario per il conseguimento
della propagazione della specie.
L'uomo, invece, a differenza della bassezza che contraddistingue il
sesso femminile, svolge un'attività elevata la cui attività più nobile
consiste nella conoscenza.
In conclusione per Tommaso e Aristotele, la femmina in confronto al
maschio, è un «maschio mancato», unicamente ordinata all'attività
generativa».
A San Tommaso, quindi, siamo debitori di quella che poi divenne la
dottrina fondamentale della Santa Chiesa Cattolica, secondo cui la
donna non può che essere sottomessa all'uomo (Genesi 3,16): «sarai
sotto la potestà del marito», e (Sant'Agostino, Gen. ad Litt. 12,16):
«il soggetto attivo [il maschio] è più nobile di quello passivo [la
femmina]».
Il santo teologo aquinate conclude il suo pregevole insegnamento
ricordandoci che l'uomo (praesidens) si serve delle donne per il loro
stesso interesse e bene. Questa deve essere la naturale sudditanza
della femmina rispetto all'uomo, «poiché l'uomo ha per natura un più
vigoroso discernimento razionale».
Pier
2011-01-26 12:02:09 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Aristotele, la femmina è un maschio mancato e dunque «non doveva essere
prodotta».
In conclusione per Tommaso e Aristotele, la femmina in confronto al
maschio, è un «maschio mancato», unicamente ordinata all'attività
generativa».
Il mass occasionatus... e una delle espressioni si riscontra anche nelle
barze

Dopo la creazione Adamo chiede a Dio :

- perchè hai fatto la donna così bella ?
- perchè ti piaccia !
- e perchè l'hai fatta così stupida ?
- per farla innamorare di te !

Quindi prosegue....mentre con una costola ha fatto molta strada
oggigiorno poi gli uomini, dal punto di vista mentale, hanno fatto molti
passi in dietro
Antonio
2011-01-26 19:43:51 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Tale concetto viene ribadito e ripreso da San Tommaso d'Aquino che
sottolinea come la donna fu l'ultimo essere creato da Dio e non fu creata
dal nulla, come tutte le altre creature, ma fu creata da una costola di
Adamo.
Scrive infatti il sommo teologo cattolico che «la donna non doveva essere
creata nella prima creazione delle cose, in quanto, come afferma
Aristotele, la femmina è un maschio mancato e dunque «non doveva essere
prodotta».
Egli si chiede allora perché Dio l'abbia creata, visto che essa, in quanto
ispiratrice di ogni lascivia e concupiscenza, e quindi strumento
prediletto dal demonio per tentare l'uomo, sarebbe stata la causa del
peccato originale.
San Tommaso argomenta allora che la donna è stata creata esclusivamente
per la procreazione. Essa è un male necessario per il conseguimento della
propagazione della specie.
L'uomo, invece, a differenza della bassezza che contraddistingue il sesso
femminile, svolge un'attività elevata la cui attività più nobile consiste
nella conoscenza.
In conclusione per Tommaso e Aristotele, la femmina in confronto al
maschio, è un «maschio mancato», unicamente ordinata all'attività
generativa».
A San Tommaso, quindi, siamo debitori di quella che poi divenne la
dottrina fondamentale della Santa Chiesa Cattolica, secondo cui la donna
non può che essere sottomessa all'uomo (Genesi 3,16): «sarai sotto la
potestà del marito», e (Sant'Agostino, Gen. ad Litt. 12,16): «il soggetto
attivo [il maschio] è più nobile di quello passivo [la femmina]».
Il santo teologo aquinate conclude il suo pregevole insegnamento
ricordandoci che l'uomo (praesidens) si serve delle donne per il loro
stesso interesse e bene. Questa deve essere la naturale sudditanza della
femmina rispetto all'uomo, «poiché l'uomo ha per natura un più vigoroso
discernimento razionale».
Sono in totale disaccordo, al punto che rinuncio a commentare il tuo post,
dove, ad ogni pie' sospinto, dovrei contraddirti.
Erasmo
2011-01-26 21:43:37 UTC
Permalink
Post by Antonio
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Tale concetto viene ribadito e ripreso da San Tommaso d'Aquino che
ad ogni pie' sospinto, dovrei contraddirti.
Ad ogni piè sospinto, per la verità, dovresti contraddire Tommaso,
visto che gli elevati concetti riportati da don Piotta sono suoi.
Pier
2011-01-27 07:56:27 UTC
Permalink
Post by padre Piotta da Pietracoatta
Tale concetto viene ribadito e ripreso da San Tommaso d'Aquino che
sottolinea come la donna fu l'ultimo essere creato da Dio e non fu creata
dal nulla, come tutte le altre creature, ma fu creata da una costola di
Adamo.
A San Tommaso, quindi, siamo debitori di quella che poi divenne la
dottrina fondamentale della Santa Chiesa Cattolica, secondo cui la
della femmina rispetto all'uomo, «poiché l'uomo ha per natura un più
vigoroso discernimento razionale».
Con quanto appurato scientificamente dopo quel tempo passato ora
c'è da aggiungere che in tutte le religioni si deve parlare in maniera
differente altrimenti non si trovano ascoltatori tranne le vecchiette
Erasmo
2011-01-27 17:04:57 UTC
Permalink
Post by Pier
Con quanto appurato scientificamente dopo quel tempo passato ora
c'è da aggiungere che in tutte le religioni si deve parlare in maniera
differente altrimenti non si trovano ascoltatori tranne le vecchiette
La Chiesa cattolica non può rinnegare questo suo pilastro teologico
senza porre in discussione i fondamenti della sua stessa dottrina.
Di conseguenza, amici cattolici, non vi resta che chinare il capo
davanti a questo prestigioso santo-dottore-teologo celebrandone la
festa che, guarda caso, cade proprio domani 28 gennaio!
Pier
2011-01-27 17:07:52 UTC
Permalink
La Chiesa cattolica non può rinnegare questo suo pilastro teologico senza
porre in discussione i fondamenti della sua stessa dottrina.
Di conseguenza, amici cattolici, non vi resta che chinare il capo davanti
a questo prestigioso santo-dottore-teologo celebrandone la festa che,
guarda caso, cade proprio domani 28 gennaio!
è anche vero che un salto in dietro nei tempi non è facile
Un poco come giudicare la mancanza della previdenza
400 anni fa mentre per ora è cosa scontatatissima
Erasmo
2011-01-27 17:41:58 UTC
Permalink
Post by Pier
è anche vero che un salto in dietro nei tempi non è facile
Un poco come giudicare la mancanza della previdenza
400 anni fa mentre per ora è cosa scontatatissima
I principi morali ed etici non possono essere influenzati dal momento
storico. Se così fosse, si cadrebbe nel relativismo tanto osteggiato
dal regnante pontefice.
Il bene, il male e la dignità degli esseri umani non possono essere
relativi.
Gesù Cristo - vissuto molto tempo prima di Tommaso e in un contesto
culturale che considerava la donna al livello sub-umano - non ha mai
detto simili cazzate. Anzi...
Score John
2011-01-27 17:22:48 UTC
Permalink
San Tommaso d'Aquino che sottolinea...
-> la femmina è un maschio mancato...
-> ispiratrice di ogni lascivia e concupiscenza...
-> strumento prediletto dal demonio per tentare l'uomo...
-> creata esclusivamente per la procreazione...
-> è un male necessario...
Allora aveva ragione, mio nonno, che pur non essendo un teologo, soleva
ripetere che "i fimmini sugnu bagasce i arriddùciunu l'omu in cinniri!"
Pier
2011-01-27 19:09:34 UTC
Permalink
Post by Score John
Allora aveva ragione, mio nonno, che pur non essendo un teologo, soleva
ripetere che "i fimmini sugnu bagasce i arriddùciunu l'omu in cinniri!"
create stupide per potyersi
innamorare degli uomini maschi
Score John
2011-01-27 21:51:06 UTC
Permalink
Post by Pier
create stupide per potyersi
innamorare degli uomini maschi
Lo chiamavano "il toro di Siracusa", vedi tu...

Loading...